Lettera ai Presidenti di Camera, Senato e ai capigruppo di tutte le forze parlamentari

Lettera ai Presidenti di Camera, Senato e ai capigruppo di tutte le forze parlamentari

ANNUNCIAMO LA MANIFESTAZIONE DELL'11 APRILE E LO STATO DI MOBILITAZIONE DEI BALNEARI 

STIGMATIZZIAMO CHE IL PARLAMENTO E IL GOVERNO NON ABBIANO RIVENDICATO LE PROPRIE PREROGATIVE LEGISLATIVE

 Cari amici e colleghi,

Vi giro la lettera che abbiamo inviato oggi ai Presidenti di Camera e Senato e a tutti i capigruppo parlamentari.

Abbiamo comunicato ufficialmente, come abbiamo già fatto al Governo, sia lo stato di agitazione che la manifestazione del prossimo 11 aprile.

Nel contempo abbiamo stigmatizzato la loro supina accettazione delle sentenze del Consiglio di Stato.

Inutile legiferare se poi il Consiglio di Stato non applica quanto deciso dal Parlamento!

La sovranità e le leggi spettano al Parlamento non ai giudici. 

È  stato grave e sbagliato che il Governo e il Parlamento non abbiano rivendicato le proprie prerogative legislative di fronte a un Consiglio di Stato che, in un eccesso di giurisdizione, si è sostituito al Legislatore.

Come abbiamo ripetutamente chiesto, il Consiglio di Stato andava, e se persiste va, trascinato davanti alla Corte Costituzionale così come il Sib ha fatto ricorrendo alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite. 

Il Parlamento, non sollevando il conflitto di attribuzione ex art. 134 Cost. (come fa pacificamente in altri casi!) ha di fatto lasciato soli i balneari e i comuni di fronte a un Consiglio di Stato che continua a sostituirsi al Legislatore. 

Brutto segnale!

Nel momento in cui il Consiglio di Stato disapplica la legge varata dal Parlamento e il Governo o il Parlamento non lo contestano nelle sedi proprie cioè davanti alla Corte Costituzionale, è evidente che i funzionari comunali non "vedono" più la legge ma si orientano sulle "sentenze".

All'origine del caos c'è questo!

È un errore di analisi e un falso obbiettivo pensare che il problema sia la Procedura di infrazione (ne abbiamo 71 pendenti), o il Parere motivato (ne abbiamo 18 e il più vecchio risale a oltre dieci anni fa).

Il Governo e il Parlamento devono riappropriarsi delle loro prerogative con una legge che sia efficace.

Lo sanno.

Da tempo.

Ora devono farlo.

Tutto il resto sono "chiacchiere e distintivo"

Tonino Capacchione