Dichiarazione Capacchione: Settimana importante per i balneari

Dichiarazione Capacchione: Settimana importante per i balneari

SETTIMANA IMPORTANTE PER I BALNEARI.

 

LA SOLUZIONE SPETTA COMUNQUE AL GOVERNO E ALLO STATO ITALIANO

Buongiorno a tutti. 

Questa è una settimana importante per la nostra questione.

Giovedì ci sarà la preannunciata sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea sulle questioni sollevate dal Tar di Lecce nella causa intrapresa dell'Antitrust circa la validità della direttiva Bolkestein e la sua applicazione alle concessioni balneari.

 

Non ci sono anticipazioni certe sull'esito.

 

Al momento non possiamo che limitarci ad osservare che la precedente sentenza  Promo impresa del 2016  ha stabilito la sua applicabilità a condizione che ci sia l'impossibilità del rilascio di nuove concessioni demaniali che spetta allo Stato italiano valutare (punto 43) e comunque riconoscendo a quest'ultimo la facoltà di tenere conto di esigenze di adattamento alla situazione (i cd "motivi imperativi di interesse generale") come la tutela del legittimo affidamento dei concessionari (punto 56) da effettuare però non in modo automatico e generalizzato (il "caso per caso").

 

In proposito si sottolinea  la rilevanza quasi vincolante che la Corte di Giustizia attribuisce alle proprie sentenze precedenti.

 

In questa settimana il Governo si aspetta, sulla base di valutazioni dei suoi uffici preposti, anche una decisione da parte della Commissione europea sulla procedura di infrazione già pendente (nr. 4118/2020 del 3 dicembre 2020). 

 

Si parla del cd "parere motivato" che costituisce la fase successiva della lettera di messa in mora.

A questo proposito osservo che sono attualmente pendenti contro il nostro Paese 83 (alcune risalenti a 20 anni fa) procedure di infrazione nei quali vi sono 20 "pareri motivati" (alcuni risalenti anche a 10 anni fa).

 

Questi dati di fatto non impediranno un prevedibile clamore mediatico in un clima politico già strumentalmente "surriscaldato" e di vera e propria isteria sulla nostra questione.

 

Indipendentemente dagli effetti mediatici e di strumentalità politica è evidente che la sentenza della Corte di giustizia e questa eventuale decisione della Commissione indurranno il Governo a emanare disposizioni normative e, quindi, ad uscire da una fase di sostanziale inerzia e di dannosa paralisi. 

 

Ci aspettano quindi settimane impegnative per la nostra attività sindacale.

 

Siamo comunque pronti a dare il nostro contributo per evitare decisioni sbagliate o inconsulte.

 

Buon lavoro a tutti.

Tonino Capacchione