Ansa - Milleproroghe

OK AL MILLEPROROGHE, AL COLLE CON IL NODO DEI BALNEARI, NON ESCLUSA LA FIRMA CON UNA LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO DI ALESSANDRA CHINI 

 

(ANSA) - ROMA, 23 FEB 

Dopo il via libera definitivo della Camera, il terzo tempo del decreto milleproroghe si sposta al Quirinale.

E' attesa, infatti, la firma del capo dello Stato sul provvedimento che dovrebbe arrivare , è la sensazione che circola in ambienti parlamentari, dopo una attenta riflessione.

Il nodo, si spiega nei medesimi ambienti, sarebbe ancora una volta quello della proroga della messa a bando delle concessioni balneari,la misura inserita durante l'esame a Palazzo Madama, e fortemente voluta in particolare da Forza Italia e Lega, prevede il posticipo di un anno delle gare nelle more dell'attività di un tavolo istituito a Palazzo Chigi che valuti, tra l'altro, attraverso la mappatura del bene, la sua effettiva "scarsità" ( nel senso di quantità disponibile) e dunque l'applicazione o meno della direttiva Bolkestein.
Non solo, in alcune particolari contingenze la messa a bando può essere prorogata di fatto per due anni, fino al 2025 con il rischio di innescare ulteriori interventi di Bruxelles, un dato - si ragiona sempre in ambienti parlamentari - che potrebbe portare il Colle, dopo l'attenta riflessione, ad accompagnare la firma del provvedimento con una nota che inquadri le possibili problematiche che potrebbero scaturire da questa normativa.

Un punto su cui comunque non arriva alcuna conferma da fonti del Quirinale.
La misura, d'altra parte, era stata oggetto di un braccio di ferro nel giorno dell'approvazione del testo a Palazzo Madama, con il governo pronto a fare delle modifiche ma che aveva poi soprasseduto di fronte al muro di Fi e Lega, e non si tratta, tra l'altro, dell'unica norma sulla quale si è acceso un faro.
Proprio a fronte di una moral suasion del Colle (a quanto si racconta in Parlamento) non è entrata nel provvedimento la proroga di due anni per i contratti in essere dei diritti tv dello sport.
Una misura proposta dal senatore presidente della Lazio, Claudio Lotito, e che avrebbe riguardato anche Dzn e Sky, entrata nel provvedimento e poi uscita attraverso un emendamento soppressivo del governo.

Per quanto riguarda i balneari, intanto, la maggioranza, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ribadisce la linea, indicata anche dalla premier Giorgia Meloni, di attivare ulteriori interlocuzioni a livello europeo, "ci sono decine di migliaia di piccole imprese a conduzione familiare - evidenzia - che sono l'ossatura della nostra offerta turistica e noi non possiamo permettere che vengano spazzate via, quindi la proroga serve a garantire loro nell'immediato, e poi a intavolare una discussione in sede europea per trovare una equa soluzione".

Intanto da Fratelli d'Italia arriva una proposta di legge in materia di concessioni a prima firma della deputata Maria Grazia Frijia depositata il 20 febbraio e che interviene sul meccanismo relativo all'aggiornamento della misura minima dei canoni demaniali marittimi. Il tema, quindi, anche in vista dell'attesa pronuncia della Corte di giustizia Europea alla quale si è rivolto, tra gli altri, il Tar di Lecce, sembra, di fatto, destinato a potersi riaprire.